Al via la scuola di Comunità P-LAB presso il PIST Lame di Peucetia
Nell’ambito dei comuni di Turi-Casamassima-Sammichele, nell’area del PIST Lame di Peucetia, le amministrazioni intendono sostenere il recupero delle Città storiche e la costituzione di una attività di servizio alle collettività che faciliti un più ampio processo di integrazione territoriale tra città e campagne.
A questo scopo, viene lanciato un programma attuativo che ha lo scopo di integrare il recupero, l’adeguamento funzionale e l’allestimento dei tre importanti capisaldi architettonici di ciascuno dei centri storici:
• l’ex Convento delle Clarisse a Turi;
• l’ex Convento delle Monacelle a Casamassima;
• i Giardini del Castello Caracciolo e le adiacenti Aula civica e Torre dell’Orologio a Sammichele.
L’intenzione è quella di avviare una attività immateriale all’interno dei suddetti centri, evidentemente complementare e sinergica con le attività già esistenti al loro interno inerenti la rete dei centri urbani, che dia vita ad una sorta di Urban Center diffuso.
Con il progetto P-LAB, finanziato dalle amministrazioni dei tre comuni suddetti, Learning Cities APS, in partenariato con Informa Soc. Coop. e Genius Loci SAS, ha progettato la Scuola di Comunità P-LAB, che si propone come filo conduttore e contenitore tematico per tutte le attività previste dal bando di gara.
Come funziona?
Puntiamo a dare vita ad una scuola di partecipazione civica, aperta alla comunità, che, coinvolgendo i soggetti attivi, punti a:
• accrescere il capitale sociale del territorio, incrementando le competenze di coloro che partecipano ai percorsi;
• Attivare i cosiddetti cantieri della scuola P-LAB: spazi di confronto partecipativo in cui costruire servizi e soluzioni capaci di valorizzare la dotazione territoriale e di svilupparla nelle aree di co-working previste nei tre RURAL LAB attivi da gennaio 2015.
La Scuola è aperta a tutte le tipologie di stakeholder (cittadini, terzo settore, amministratori pubblici, professionisti, imprenditori, associazioni di volontariato ecc.).
Offre corsi modulari ed un percorso complessivo di facilitazione che intende sviluppare le competenze di partecipazione, applicandole agli ambiti specifici di sviluppo previsti dal PIST e di cui i cittadini preferibilmente in forma associativa, coadiuvando gli amministratori e i funzionari pubblici del territorio, diventano protagonisti.
I tre pilastri strategici:
• Solo con la comunità: al di là dei singoli interventi da progettare, la sfida che il progetto ha davanti a se è quella di creare un capitale sociale e relazionale che cambi le comunità in cui si interviene;
• Innovazione sociale: serve lavorare allo sviluppo di forme innovative di governance della cosa pubblica, basate sul coinvolgimento diretto della comunità nella gestione dei servizi e che possano essere indipendenti dalle amministrazioni comunali.
• Coltivare talenti: si intende lavorare per far emergere nuovi leader nella comunità. Leader collaborativi, capaci di comprendere i bisogni della gente e pronti a prendersi la responsabilità di intervenire, ma anche di creare nuove opportunità di lavoro e crescita locale.
Il progetto intende lavorare per:
• coinvolgere la comunità nella gestione dei luoghi individuati, fino a far crescere un gruppo di persone che possa in futuro prenderli in gestione;
• integrare al massimo le azioni partecipate con quelle previste di sportello, declinandole sul rapporto tra centri urbani e spazio rurale oltre che sui macro temi previsti dal DPP locale:
o Ambiente e territorio.
o Economia sviluppo e occupazione.
Tali temi saranno affrontati seguendo le indicazioni delle amministrazioni coinvolte ma sempre nell’ottica di costruire innovazione sociale.